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Fulminarsi toccando le stelle |
MassenzioArte |
I“Fulminarsi toccando le stelle” è una frase della poetessa Maria Luisa Spaziani, acquisita per raccontare il viaggio metafisico dell’uomo, al limite del piacere e del dolore, raccontato dalla retrospettiva della digital art di Alessandro Palmigiani. I pixel come le stelle. I corpi celesti incandescenti che brillano di luce propria e generano energia irradiata nello spazio, così come i picture elements, rappresentazione di un’immagine raster nella memoria di un computer, entrambi emettono un’anomala energia fulminante, quell’energia calda e straniante della comunicazione delle immagini virtuali. Alessandro Palmigiani (Isola del Liri / fr, 1969. Vive a Roma), laureato all'Accademia di Belle Arti Di Roma., illustratore, scenografo, approda nel 1999 alla computer grafica, di cui la scuola romana è capofila in Italia. Come sperimentatore digitale, esordisce nel 2000 al "Pixxelpoint International Computer Art Festival" in Slovenia, ma è dal 2004 che imposterà una ricerca coerente, segnata da una cifra stilistica leggera e finemente patinata, per una figurazione dalle tensioni visionarie, contrastata o evanescente. Peculiarità che lo portano a segnalazioni importanti ed a collettive in tutto il mondo, fin dal "Canon Digital Creators Contest" di Tokyo. Diviene presto un inventore di immagini - affine all’umanismo del web designer Nick Waplington, creatore dei “Luoghi.com” ed all’arte multimediale dell’Anur di "Human Condition" - inaugurando una produzione in cui l’impegno sociale sposa la pura estetica. Così, dedica allo spinoso tema del lavoro Una stabile precarietà; stigmatizza la commercializzazione dei simboli religiosi e la superficialità del vivere quotidiano, ironizzando sottilmente sull’antitesi tra sacro e profano, in Buddha bar come in Fallen Angel. Palmigiani inaugura un vero e proprio viaggio nell’inconscio, suo e degli altri, ordinato dai pixel/stelle, dove la casualità nel risultato finale gioca un ruolo fondamentale nella creazione di visioni che non potrebbero trovare riscontro nella fotografia documentaristica. Eppure attinge dalla propria banca immagini innumerevoli spunti colti nella natura, per reinventarli, rimescolarli, mistificarli: per Essence, foglie rielaborate con l'uso di layer e filtri sono trasposte, come un velo policromo, sul corpo di un uomo ed in Borderline rami spogli creano uno scenario surreale, fatto di colori intensi ed innaturali, ad un volto etereo di una donna. Natura e uomo si fondono in una mimesi delicata, utile a rappresentare il tema dell’introspezione, della contemplazione dell’universo, della follia del singolo: così, in Martino il cattivo solitario se ne sta riconosciamo la parte oscura di ognuno di noi, quell’”ombra” junghiana che preferiamo non accettare. Colte ispirazioni letterarie e fantastiche che accompagnano titoli e contenuti: in Rêverie, sono le teorie filosofiche di Gaston Bachelard: fantasticheria, immaginazione, abbandono al flusso del sogno ad occhi aperti, con due navi che attraversano i cieli di Parigi; Deus Irae è ispirato all'omonimo romanzo fantascientifico di Philip K. Dick, mentre Ky e In the garden of delights al celebre romanzo "The ticket that exploded" di William Burroughs. Una ricerca incessante che vuole analizzare quel corpo che il poeta rappresenta come "luogo osceno e macchina dell'oscenità, corpo fonte di pruriginose fantasie omo-erotiche e di nauseabonde mutazioni genetiche; il corpo, vissuto sino all'estremo delle sue capacità e brutalizzato sin oltre la sua sopportazione". Ed in Momenti d'ozio – trittico con cui vince nel 2006 il “Premio Massenzio Arte” - quei corpi appaiono stanchi, inquinati ed in cerca di piacere, corpi sospesi in attesa di palingenesi, che compiono gesti semplici dettati dal non fare… GIUSY CAROPPO
FULMINARSI TOCCANDO LE STELLE : ALESSANDRO PALMIGIANI Associazione Culturale Massenzio Arte – Via del Commercio, 12 – 00154 Roma Vernissage: Sabato 29 marzo 2008 – ore 18.30 Durata: Dal 29 marzo al 12 aprile 2008. Aperta tutti i giorni escluso festivi dalle 17.00 alle 20.00 Contatti: www.massenzioarte.it
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